I meme del Gessetto
Gli scrutini di fine anno: spesso una farsa già scritta

Ogni anno si ripete la farsa degli scrutini di fine anno: ore di riunioni per ratificare decisioni già prese, tra voti gonfiati, promozioni assicurate e circolari ministeriali interpretate come oracoli. I docenti fingono rigore, ma spesso prevale il “tanto va avanti lo stesso”, per non rovinare medie, piani ferie o il quieto vivere. I verbali si riempiono di formule vuote, mentre le reali difficoltà degli studenti vengono edulcorate o ignorate. La scuola si traveste da istituzione valutativa, ma abdica al suo ruolo educativo per diventare un ufficio che certifica competenze mai verificate. Alla fine, tutti promossi, nessuno responsabile. E la recita può ricominciare l’anno dopo.
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