Petizione su Change.org
Abbiamo lanciato una petizione rivolta a tutti i docenti italiani e al Ministro Giuseppe Valditara per non modificare un passaggio chiave della bozza delle Nuove Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione. Aiutaci a fermare la deriva della scuola italiana, firma anche tu!

Nuove Indicazioni Nazionali Scuola: rimettiamo al centro la conoscenza!
La bozza delle “Nuove Indicazioni 2025 per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione” contiene l’espressione “La scuola resta la sede principale per la trasmissione di conoscenze legittimate in senso storico-culturale”. Il Consiglio
superiore della pubblica istruzione ha chiesto che questa espressione venga cambiata con la seguente: “La scuola è la sede principale per la co-costruzione degli apprendimenti”.
I docenti del gruppo Il Gessetto fanno appello a tutti i docenti italiani per chiedere al ministro Giuseppe Valditara di resistere a questo tentativo (e agli altri che ci saranno) di perpetuare nella scuola italiana quella fallimentare e fallita impostazione pedagogista, imposta dall’esterno, che ne ha progressivamente corrotto e distrutto la didattica negli ultimi venticinque anni. Un’impostazione anticognitiva, che disprezza le conoscenze e le discipline e con ciò il cuore stesso dell’istruzione, per contrappporvi e sostituirvi una malconcepita “centralità di ogni studente” vuota di contenuti e destinata, come sta facendo, a impoverire sempre di più il livello di istruzione, di cultura, di maturazione e di capacità intellettive dei giovani. Un’impostazione ideologica, questa sì, che sull’altare di principi e parole d’ordine assunti fanaticamente (“benessere”, “inclusione”, competenze”, “individualizzazione”, “apprendimento tra pari” e le altre che abbiamo sentito ripetere come articoli di fede nei collegi dei docenti, nei corsi abilitanti, nei concorsi per la docenza) vuole sacrificare qualsiasi contenuto disciplinare serio e fondato, qualsiasi pratica didattica riconosciuta e funzionante.
Per la prima volta dopo molti anni è possibile un’inversione di rotta, che restituisca alla scuola la possibilità di operare secondo i principi suoi propri e ai docenti quella di lavorare secondo la loro scienza e la loro coscienza.
Chiediamo al ministro di non sprecare questa opportunità. Chiediamo di non cedere alle lusinghe del compromesso coi fanatici di questo pedagogismo vuoto che viene eternamente spacciato per il “nuovo”, e che eternamente promette alla scuola futuri successi che il suo ormai lungo passato ha già smentito più volte.