Il quizzone
Da molto tempo ormai si vuole minare l’autostima e la professionalità degli insegnanti per renderli docili esecutori di tutto ciò che viene calato dall’alto.
«Il futuro sarà come sono le scuole di oggi»
Da molto tempo ormai si vuole minare l’autostima e la professionalità degli insegnanti per renderli docili esecutori di tutto ciò che viene calato dall’alto.
Il supercomputer controllava e dirigeva tutte le attività vitali di Novaterra, un sistema sociale ed economico che era riuscito a realizzare uno dei grandi sogni dell’umanità: la fine del lavoro e di ogni tipo di fatica. I misoneisti erano stati sconfitti da anni. Ma un giorno…
Progetti, progetti e ancora progetti. Insegnare a leggere e a scrivere non è più così importante. Fare lezione è ormai diventato un optional. Largo agli esperti che utilizzano un lessico incomprensibile. Gli insegnanti che non insegnano sono considerati i migliori mentre gli studenti sono sempre più ignoranti.
Nonostante quello che sostengono diversi psico-pedagogisti, le nozioni sono necessarie per sviluppare le competenze e le competenze prive di conoscenze non sono che scatole vuote, ombre inconsistenti ed illusorie, retorica priva di fondamento.
La burocrazia potrebbe anche essere utile ed avere un senso se non diventasse autoreferenziale, scollegata dalla realtà e il fine del sistema invece che uno dei suoi mezzi per realizzare i propri scopi.
Finalmente si è fatta chiarezza sulla definizione esatta di conoscenza, abilità e competenza. O forse no?
Dietro le scempiaggini scritte o dette dagli studenti si cela un mondo caratterizzato dall’ignoranza e dall’arroganza di un popolo che sta perdendo la propria stessa cultura riuscendo sempre meno a trasmetterla alle future generazioni.
Ovvero: perché è aritmeticamente certa la promozione in uno pseudo-Liceo Linguistico.
Il diavolo si annida nei dettagli e molti sono i segnali della grave crisi del sistema scolastico.