Professori che insegnano a non imparare

La domanda è una componente fondamentale dell’apprendimento: chi rifiuta la domanda o chi la demonizza, a parole o anche “solo” con l’atteggiamento, non è un vero insegnante, perché, in ultima analisi, insegna a non imparare.

Ecco la quarta memoria dal sottoscuola. Questa volta ci troviamo di fronte ad pezzo di carta strappato, forse da un libro. Una riflessione critica nei confronti dell’importanza della domanda all’interno della processo di apprendimento e di insegnamento. Questa volta l’autore si è firmato inserendo, però, soltanto due lettere, anzi, due vocali, puntate: A.A. Ecco il pensiero di A.A.:

I professori non si rendono abbastanza conto di quanto nocivi e determinanti possano essere alcuni loro comportamenti per la vita intellettuale dei loro studenti. Senza alcun dubbio i peggiori professori sono quelli che ammoniscono i propri allievi per le loro domande. Ammonendo chi pone domande, rischiano di bloccare la crescita intellettuale dello studente, in alcuni casi perfino in modo definitivo! Questo accade perché tale atteggiamento diseducativo promuove il «non chiedere» ed insegna la stupida accettazione acritica la quale, a sua volta, inibisce quel processo di selezione delle informazioni e dei contenuti, degli stimoli e degli input, indispensabile per qualsiasi tipo di apprendimento. Chi non pone domande (domande che possono essere rivolte anche a sé stessi) non può imparare. E questi professori, in definitiva, insegnano a non imparare.

Il testo che hai appena letto è tratto dall’archivio immaginario di una scuola invisibile ma ricca di storie interessanti.

Tutto cominciò così: “La genesi delle Memorie dal sottoscuola”

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